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Immagine del redattorePietra d'Angolo

Animazione missionaria a Stintino

Aggiornamento: 22 apr 2020

Nella settimana dal 16 al 23 dicembre con don Emanuele Piredda a Stintino abbiamo cercato di condividere evangelicamente il nostro futuro invio missionario in Madagascar, sapendo che condividere non significa solo dare a chi non ha, non si tratta della giustizia distributiva, tutto uguale per tutti, ma della giustizia biblica che vede in Dio il Padre di tutti, che vuole che tutti i suoi figli vivano appunto da figli. Vivere da figli è ciò che abbiamo cercato di fare innanzitutto noi, assaporare in questa settimana l’essere figli amati di questa porzione di Chiesa, vivere da ospiti, da accolti, cercando di far si che il nostro ‘stare’ e ‘dire’ fosse quasi icona di Cristo che ‘viene’ e ‘sta’ nel mondo come ospite, che non ha la pretesa di fare il ‘padrone di casa’, ci lascia liberi di accoglierlo o meno. È stato fantastico sentirsi accolti ogni mattina dai bambini, ragazzi, docenti e genitori della scuola primaria e secondaria che iniziando le lezioni ci dedicavano del tempo, attraverso giochi, riflessioni o semplicemente con un saluto mattutino un po’ assonnato. Edificante è stato passeggiare per le strade di Stintino e sentirsi accolti negli animi e nei cuori di chi incuriosito e stuzzicato dalla nostra presenza voleva condividere la propria situazione familiare, lavorativa, spirtituale… colloqui che spesso trovavano approdo nel Sacramento della Riconciliazione. Dalle scuole al bar, dal bar alla farmacia o al supermarket… ogni luogo è stato propizio per ricordare e ricordarci che siamo figli amati da Dio e appartenenti ad una comunità ecclesiale. Proprio questo intento avevano anche le attività ludiche o di catechesi del pomeriggio. Attraverso l’incontro e il confronto con ogni singolo fedele abbiamo cercato di capire che


‘la fede si rafforza donandola’ e la missione non è nient’altro che il modo di agire della Chiesa e del cristiano, non solo nei Paesi lontani ma innanzitutto lì dove il buon Dio mi hanno voluto. È stato sicuramente edificante condividere con la comunità di Stintino e Pozzo San Nicola la varie Celebrazioni, lì ogni giorno il nostro fare trovava forza e ancoraggio sicuro nonostante le piccole o grandi tempeste che la giornata riservava. Utili e animate anche le attività serali nel dopo cena, attraverso il cineforum, l’incontro biblico, i dibattiti con i giovani e le condivisioni non solo con gli adulti che si sentono più vicini alla comunità parrocchiale ma anche con chi si definiva in maniera simpatica ‘credente ma non praticante’.


di don Francesco



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