Progetto "CASA FAMIGLIA" in Madagascar
scrive: Don Francesco Meloni - missionario in Madagascar
II 18 dicembre del 2015, sotto l'intuizione e il forte desiderio di don Emanuele, è nato il progetto della Casa famiglia, consapevoli del fatto che una persona riacquista la sua dignità e fiducia quando si sente «come a casa» ed è riconosciuto dagli altri nella sua dignità quando le relazioni sono «come in famiglia». Quindi, ancor prima che delle strutture fisiche abbiamo pensato ci fosse bisogno di creare una realtà che offrisse alla persona e ai suoi bisogni la possibilità di uno sviluppo integrale. Abbiamo voluto denominare questo ambiente «Casa Famiglia»,
non ne senso comune del termine ma come uno spazio relazionale. La Casa famiglia vuole essere la cornice che include tutti i servizi rivolti alla persona, la quale, per problemi economici, culturali, ambientali, sociali, personali, fisici, e mentali, si vede messa ai margini, discriminata ed esclusa dalla comunità. I servizi devono offrire le cure necessarie e un aiuto adeguato affinché ciascuno recuperi il posto che gli spetta dentro la comunità umana. L'assistenza domiciliare è il nucleo centrale del progetto che prevede prevenzione e assistenza sanitaria, amministrazione domestica, accompagnamento ad personam. L'Ostello della misericordia è un luogo che, nel rispetto degli usi e dei costumi del popolo Bara, garantisce un riparo dalle situazioni difficili in cui le persone vivono. L'affidamento familiare riguarda sia l'adozione di bambini orfani nelle stesse famiglie del villaggio, ma anche l'adozione parziale di persone con deficit fisici e psichici, le cui famiglie d'origine sono impossibilitate a dare cure adeguate. Il Centro diurno per persone con disabilità fisiche e mentali, offre assistenza a bambini e ragazzi speciali, nasce nell'intento di dare attenzioni affinché anche le loro famiglie si sentano speciali.
Ancora il Centro di sostegno alla maternità perché il problema della mortalità e malnutrizione infantile può essere combattuto solo alla radice. A partire dall'ottavo mese di gravidanza, alle neo mamme si offre una buona alimentazione, un corso pre e post-partum. Il servizio di asilo nido, invece, permette alle tante ragazze-madri, abbandonate dalla famiglia, di cercare un lavoro onesto e sicuro per poter provvede re alla crescita dei figli senza essere costrette a lavori umilianti e spesso anche a prostituirsi. Con l'assistenza ospedaliera si vuole venire incontro al malato, alla famiglia e allo stesso dispensario della missione, a questo riguardo gli operatori della Casa famiglia si occupano dell'assistenza completa del paziente. Per quanto riguarda la foresteria, utilizzando le case sfitte del villaggio è nato un sistema tipo B&B rivolto ai familiari dei ricoverati del dispensario che arrivano dai villaggi lontani.
L’accompagnamento all'ospedale è un altro servizio importante considerando che la struttura ospedaliera più vicina dista 120 chilometri dal centro del distretto e in mancanza di mezzi pubblici diretti si impiega due giorni ad arrivare. Con la macchina della missione gli operatori della Casa famiglia offrono questo servizio. Nella scuola di sostegno si aiutano i bambini a recuperare anni scolastici persi, si sostengono bambini con difficoltà d'apprendimento, ma la struttura funge anche come servizio del centro diurno per persone affette da deficit fisici e psichici.
Riguardo all'allevamento e all'agri. coltura, è stato attivato un progetto che prevede pian piano di aiutare la Casa famiglia a essere autosufficiente da un punto di visto economico.
Grazie all'aiuto degli abitanti dei villaggi del distretto missionario, ora la Casa famiglia ha animali da allevamento (buoi, maiali, pecore, galline, anatre) e può contare su terreni dove si coltivano legumi e verdure varie. Il frutto dell'allevamento e dell'agricoltura serve per rendere più variegata la scelta del cibo che tutti i giorni viene elargito e consumato nei tanti servizi della Casa famiglia.
In foto: Ospiti e operatrice della Casa famiglia
Comments